mercoledì 6 maggio 2009

Brunetta sferra un attacco mirato a Snellinberg.


Mentre John Snellinberg sta limando, con la sua proverbiale meticolosità, gli ultimi dettagli in vista del film in uscita tra poche settimane, arriva da Roma l'ennesimo attacco dell'establishement al regista americano di stanza a Vaiano.

Il ministro Brunetta ha espresso un categorico "basta" ai film sul precariato, che a suo dire contribuirebbero a costituire i precari come classe sociale, cosa che non sono: "I precari - ha spiegato Brunetta - non possono e non devo­no essere una classe sociale, ma una forma di passaggio".

In attesa di capire come il mondo del cinema italiano recepirà questo diktat ministeriale dal sapore vagamente Minculpop, non si fa attendere la risposta decisa di Snellinberg. Raggiunto nella sua abitazione di Vaiano, il Maestro si è espresso con estrema franchezza sull'intimazione di Brunetta a non perpretrare la "mitologia" del precariato, un fenomeno che sarebbe secondo lui "assolutamente nei limiti fisiologici".

"Mythology my ass, Grumpy. We all know that this is a real problem, I won't take your shit. Man, do you really want to fuck with me? You are so short you gotta stand on your toes just to smell my farts"*. ha dichiarato. "Puppa, Brunnèda, puppa!" ha aggiunto ridendo nel suo inconfondibile accento vaianese-americano.

Per Snellinberg la polemica finisce qui, ma c'è da scommettere che con l'avvicinarsi dell'uscita de La Banda del Brasiliano la polemica tra il regista e il Governo tornerà a farsi rovente.

*["Mitologia un par di palle, Brontolo. Si sa tutti che il problema è reale, non ci racconta' cazzate. O coso, ma che voi letica' davvero, tu se' un metro e un cazzo, per annusammi le curegge ti tocca stare in punta di piedi"]

1 commento:

Anonimo ha detto...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu